domenica 19 marzo 2023

TRAIL DEL MARGANAI - Buggerru (19/03/2023)

 

6° TRAIL DEL MARGANAI - Buggerru

(Domenica 19 Marzo 2023)
14.3 Km 703 D+


 

Dopo tutta una giornata rinchiusa in un pronto soccorso, son stata costretta a fare 14 giorni di stop totale da qualunque sport (compreso quasi quasi il divieto di fare pure le scale di casa/ufficio) in attesa di accertamenti medici che fortunatamente poi sono risultati positivi.

E così arriva l’ok per poter fare nuovamente qualche uscita, ma “mi raccomando: solo sul piano e senza esagerare, non metterti ora a fare scalate!”.
Riprendo alternando camminata e corsa.
Pian piano riconquisto i 10 km.
Non corro più da lumaca, ma proprio da bradipo.
Ma con un bel chisenefrega mi godo la gioia data dall’aver potuto lasciare nuovamente il divano!

In tutto questo continuo a tenere d’occhio la pagina facebook del Trail del Marganai, dove continuano a pubblicare il countdown della scadenza delle iscrizioni.


La voglia di mettermi in gioco c’è ed è tanta, ma la salute dice di andarci cauta.

Che faccio?!


Scarto a malincuore la 25 Km che in questa edizione toccherà per la prima volta un altro stupendo angolo della costa: Cala Domestica

SIGH, ora come ora non posso permettermela.

La 13 Km?? Potrei provare.. almeno rivisito la Galleria Henry. Poi come andrà andrà..

Aspetto fino all’ultimo giorno, continuando a monitorare eventuali evoluzioni della mia salute, e procedo all’iscrizione coinvolgendo anche gli amici UrbanRunners Cagliari: Paolo correrà la 25 km, Stefania e Luisa e Antonella invece correranno nella 13 Km.
Coinvolgo anche l’amico Massimiliano che entusiasta si organizza per correre la sua primissima gara di Trail Running (13 Km per iniziare). Purtroppo però all’ultimissimo minuto anche lui è costretto a rinunciare. SIGH! Recupereremo alla prossima.
Per quanto riguarda il mio Socio Roby, fermo anche lui ai box dalla corsa per dolori vari, mi convince all’ultimissimo istante a iscriverlo alla 25 Km che spera di riuscire a percorrere almeno camminando. Purtroppo però il referto della radiografia ritirato qualche giorno dopo l’iscrizione parla chiaro: 2 costole fratturate e quindi mettendosi l’anima in pace, decide saggiamente che è il caso di starsene buono buono facendo il minimo sforzo presenziando, ma senza gareggiare.

La domenica sveglia presto: 100 Km e 1 ora e mezzo di macchina mi separano dall’inizio di questo nuovo viaggio avventura.

Con il mio boy Nico arriviamo verso le 7.40 a Buggerru.




Lungo la via principale del paese becchiamo Roby intento a cercarsi un posto per scattare qualche foto agli atleti della 25 Km che stanno iniziando a sistemarsi sotto il gonfiabile. Proprio dove si sta dirigendo il nostro Paolo che incontriamo poco più avanti.

Saluti e foto non si risparmiano. Procedo al controllo zainetto e materiale obbligatorio e al ritiro del mio pettorale di gara. Fatto tutto mi posiziono oltre il gonfiabile per far foto e video ai trail runners pronti allo start!


La prossima è la mia.

Arrivano intanto Antonella e Claudio (quest’ultimo sarà una delle 2 scope della mia gara) e Stefania e Luisa.





A pochi minuti dalla partenza arriva anche un'altra cara amica Maria Grazia accompagnata da marito e sorelle. Purtroppo non è possibile effettuare iscrizioni sul posto e quindi sotto autorizzazione dello staff, questi ultimi, cammineranno su alcuni sentieri delle gare in autonomia.

Alle 9.25, piccolo briefing sotto il gonfiabile e la lettura dell’ormai consueto testo che anticipa ogni distanza di gara di ogni edizione di questo trail:


"Fratelli corridori, vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore. Ci sarà un giorno in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza. Ma non è questo il giorno! Ci sarà l'ora della pioggia e delle ginocchia sanguinanti, quando le nostre forze saranno giunte al limite. Ma non è questo il giorno! Quest'oggi noi corriamo, per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra, vi invito a resistere. Atleti del Trail del Marganai, "Vola Solo Chi Osa Farlo"!
Perciò Volate!"


SI PARTE!



Che il mio “viaggio” abbia dunque inizio.

Passo dopo passo ci dirigiamo in salita dal Porto verso il Comune. Saliamo sulla scalinata fianco pizzeria e sempre in salita procediamo verso la Galleria Henry.





Arrivata all’ingresso noto lo schieramento di persone con diversi caschetti in mano, pronti a porgerli celermente a chiunque di noi ne fosse sprovvisto. 


Lancio un saluto in generale e accendendo la luce accedo in Galleria.

Più vado avanti e più son costretta a fare affidamento solamente sulla luce del mio faretto.
Cerco di fare qualche video, ma mi accorgerò solo alla fine della mattinata che ho solo perso tempo: non si vede nulla, giusto un flash impazzito a causa del raggio di luce che continuo inconsciamente a spostare da una parte all’altra della galleria muovendo la mano con la quale sostengo il faretto mentre sto correndo!

Continuo a sprecare energie per dei video che poi cancellerò. Ad un certo punto sento una voce sempre più insistente.

Noemi? Noemi?? NOEMI???

Mi pare di sentire solo i passi miei e di un'altra persona (quella che dal bisbiglio iniziale, ormai sta urlando). Presumo quindi che questa ragazza, stia cercando di capire se quella sagoma che vede poco più avanti, la mia sagoma, sia una sua amica.
Rispondo: Sono Roby!

La mia risposta non la tranquillizza per niente e anzi, alzando ancora di più la voce, urla:

NOEEEMIIII DOVE SEI NOEMI?! AIUUUTOOOOOO

e sempre fra se e sé:
DEVONO ESSERE ANDATI AVANTI, NON VEDO NULLA!
AIUUUUUUTOOOOO

Cammino. Illumino bene davanti e dico

Ora vedi? Dai vieni!

Proseguendo, ci distanziamo leggermente e sento nuovamente la voce che si lamenta.
Le faccio notare che “puoi usare anche la luce del cellulare se lo hai”.
Di risposta: “grazie, non ci avevo pensato ..l’ho bloccato bene, ora cerco di prenderlo ..ma quella è l’uscita?!”

Sì, in lontananza si intravvedeva la luce della prima uscita, verso uno dei balconi sul mare.

Tranquillizzata, io avanzo.. e luce sia!




La giornata è un po’ nuvolosa, ma il panorama, se pur con colori non brillanti, è ugualmente spettacolare!

Proseguo e via di nuovo dentro un'altra ala della Galleria fino ad una nuova uscita all’aria aperta in un altro balcone sul mare.
Ed ecco il mio Socio Roby intento a scattarci delle foto!
Grazieeee


Nuovamente dentro la galleria. La parte più buia.


Poco più avanti eccoci all’uscita definitiva sul piazzale panoramico, dove chi visita la Galleria da turista arriva con il trenino.



Abbandono caschetto e luce (che verranno poi portati all’arrivo) e inizio la salita verso Pranu Sartu.


Faccio giusto in tempo a pensare che in questa salita nell’edizione precedente trovammo Tore Orrù a regalarci attimi di questa fatica, che alzando lo sguardo riesco a scorgere la sua sagoma.

Ma non dovevi andare a scattare foto agli atleti che passavano a Cala Domestica?
Mi risponde che arriva proprio da lì: passato l’ultimo, si è precipitato qua per noi!
Non posso far altro che ringraziarlo e proseguire fino al pianoro.



Raggiungo il falso piano e mi dirigo verso la Via Crucis. Gioisco per il fatto che la si farà in discesa ;)




Arrivata al pozzo, la mia mente mi riporta nuovamente all’edizione precedente, questa volta per un fatto non bellissimo: poco più avanti misi il piede su una pietra, la pietra si sposto e la mia caviglia, già dolorante dal trail precedente, si piegò procurandomi una bella fitta dolorosa.


Questa volta non accade. Tutto scorre come deve e procedo. Del resto sono in discesa e in discesa riesco a dare quel qualcosa in più. Anche oggi! Anche se il fondo è di pietre e pietre e pietre che si spostano a quasi ogni appoggio delle scarpe.

Continuo a scendere, fino a trovare i volontari che mi indicano un single track. Abbandono dunque lo sterrato pietroso per un bel sentiero panoramico sopra Buggerru.




So già che questo single sarà anche percorso di rientro e non solo della mia gara, ma anche delle altre 2. Ed ecco che infatti iniziano ad arrivare alcuni atleti in senso contrario. Del resto quelli della 25 sono partiti un ora e mezzo prima di noi. Fossimo partiti con meno distacco, questi incontri sarebbero avvenuti più avanti e non in questo punto dove, essendo stretto, per farli passare, sono costretta a spostarmi completamente di lato e fermarmi. E questo avviene per diverse volte.

Arrivo ad un bivio. Cerco i nastrini arancioni, ma ne vedo solamente giallo-neri e bianco-rossi ed entro in confusione sbagliando. Distratta da altri pensieri invece di andare dritta nel sentiero fatto altre volte sia in gara che in trail autogestiti, vado a sinistra. Dopo un bel po’ non vedo più nastrini. Mi fermo. Con il cellulare controllo la traccia. SI’, accidenti! Sono fuori traccia. Che faccio? Mi guardo alle spalle e ..NO, non lo rifaccio quel salitone! Continuando a scendere arriverò in strada e poi mi toccherà comunque risalire per andare verso l’inizio del Cammino delle Cernitrici. Salita in omaggio dunque e pure KM in più. Decido comunque di andare avanti. Finisce la discesa e cammino in salita sull’asfalto.

Arrivo all’attraversamento e parlo con chi sta presidiando il punto che segna il mio numero di pettorale. Gli dico che ho sbagliato ad un bivio e che mi è toccato fare pure strada in più. Vedendolo scettico, glielo dimostro pure con la traccia alla mano. Alla fine mi chiede se desidero continuare. La mia secca risposta A MAROLLA! Diverte gli altri che si mettono a ridere e riparto.

Eccolo là il Cammino delle Cernitrici. Bellissimi tornanti in salita ricoperti in diversi punti da candide pietre bianche. Salendo scorgo una faccia amica, il caro Manrico: Robertina girati che hai un bellissimo sfondo con Buggerru CLICK! Graaazie!!!



Anche questo pezzo toccherà farlo a bastone e già prevedo di divertirmi scendendo di corsa, soprattutto in dei punti parecchio tecnici.. ma mentre quei pensieri vagano nella mia mente, rallento sempre di più.. la salita proprio non mi va giù. Mi sento come dentro un video che viene trasmesso al rallenty. Fotogramma per fotogramma guadagno millimetro su millimetro di dislivello positivo.

Si continua a salire ..ed ecco che la mente inizia a giocarmi brutti scherzi. Cerca di farmi sentire in colpa per lo sforzo a cui sto sottoponendo il corpo dato che non sono al top ne di salute e ne di allenamento. Cerca quasi di farmi desistere e farmi abbandonare. Inizia una bella lotta mentale con la parte di me che dice: ormai siamo quasi alla fine della salita, perché dovrei mollare? E poi comunque dovrei rientrare.. tanto vale che continui in gara.


Con questa battaglia che in parte mi demoralizza, arrivo alla fine della salita, dove è posizionato il ristoro. Bevo dell’acqua e riparto: finalmente in discesa!

E finalmente silenzio anche dentro la mia testa.

Mi ritrovo ad ammirare tutto ciò che mi circonda. Dalla natura ai vari resti dei villaggi minerari con tanto di grotte chiuse da delle inferriate, fino ad ammirare Buggerru e il mare in lontananza.


Discesa. Corro. Qualche pausa ogni tanto, compresa quella per salutare al volo Maria Grazia e company anche loro in discesa su questo sentiero.

Corro.

Raggiungo Antonella passatami davanti quando ho sbagliato percorso e iniziamo un bel tira e molla: in salita si prende il vantaggio, in discesa la riprendo.. e così praticamente fino al gonfiabile.

Abbandoniamo il Cammino delle Cernitrici insieme, attraversiamo nuovamente la strada provinciale e via nuovamente in salita per riprendere il single sul quale siamo già passati all’andata.
In un punto noto uno zaino e continuando vedo una macchina fotografica poggiata in terra e mi dico: mi sa che la prendo e scatto qualche foto da sola.. dove sarà andato/a il/la proprietario/a?
Non faccio in tempo a finire il pensiero che poco più avanti scorgo il mitico Arnaldo!!!
Dunque sei tu che hai seminato attrezzature sul percorso ehehe
Scambio 2 parole che lo distraggono (e quindi a me niente foto) e proseguo fino a perderne la voce.

Il tira e molla con Antonella continua.
Siamo nuovamente sulle scalette che ci portano sulla strada principale del paese.
Poche centinaia di metri e siamo arrivate.
Lei taglia il traguardo e poco dopo viene annunciato anche il mio arrivo.


MEDAGLIA!


Viaggio finito.
Un sorriso compare nel mio volto.


I miei amici sono lì che mi accolgono con gioia..

Mi assale la stanchezza. Sono distrutta e questo mi rende nervosa e tanto demoralizzata.


Cerco di continuare a sorridere.. del resto in un modo o nell’altro l’ho portata a termine (e non sono nemmeno ultima!).

Ma eccole nuovamente lì le 2 voci nella mia testa: “è normale che ti senti così, non hai praticamente allenamento, non dovevi nemmeno farla” mentre la voce cattiva risponde “erano SOLAMENTE 13 km (anche se poi in realtà ne ho fatti quasi 15 a causa dell’errore) se non riesci a fare nemmeno questi, cambia sport, sei troppo scarsa!”.
Il nervoso di questa battaglia interna mi fa scendere anche qualche lacrima

Cerco di nasconderle (invano) mentre mi dirigo verso la macchia per cambiarmi.
Gli Amici se ne accorgono e non mi mollano e sono lì ad abbracciarmi e a cercare di tirarmi su.

Chissà.. magari a breve mi organizzo davvero un torneo di carte.
O riprendo le canne da pesca.. chissà.

Una volta cambiata, mi riprendo e tutti insieme continuiamo a goderci la giornata con l’ottimo pranzo offerto dall’organizzazione.





Ringrazio tutti i cari amici che sono stati presenti in questa, nonostante tutto, bellissima giornata.
La ripeterei? SI!
E quelle voci? MUTE!!!

Del resto è sempre giusto lottare per un qualcosa che piace e che generalmente ci fa stare bene.
E i trail per me sono così.

Grazie a tutti gli organizzatori del Trail del Marganai.

Come sempre un ringraziamento speciale anche a tutti i volontari presenti sul percorso, ai ristori e alla partenza/arrivo.

Alla prossima!

Del resto com’è che si dice?!
VOLA SOLO CHI OSA FARLO
io OSO!
io VOLO!




Foto: Roby Ziri, Manrico Cara, Tore Orrù, Stefania Pirroni, Maria Grazia Paderi ...e mie!

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