2° Trail Oasi WWF – Monte Arcosu
(Domenica 09 Febbraio 2020)
Prima Gara TRAIL 2020 - BUONA LA PRIMA
Robya Dakota alias Roberta Pisano
Gennaio
scorre senza gare.
Tanti
allenamenti e tante prove percorsi gare, ma per la prima vera si deve aspettare
Febbraio. Ed esattamente il 9 Febbraio con un Trail che non veniva proposto dal
2013, anno della sua prima edizione. Anno nel quale ancora ero lontana
dall’iniziare a correre e ancor di più dal partecipare a delle gare.
Tenendo
d’occhio dunque questo primissimo Trail in calendario, noto che le distanze
hanno subito delle variazioni rispetto al primo comunicato.
Lascio un
commento sulla pagina dedicata all’evento: “il lungo sta lievitando... è
passato da 24 km a 30 km”
Mi
rispondono quasi subito “Abbiamo voluto inserire un pezzo molto caratteristico
che vi permetterà di ammirare diverse cascate” (cit. SDA Atletica Leggera -
UISP Comitato Territoriale Cagliari APS)
Beh se
prima potevo avere qualche dubbio se iscrivermi alla breve (15,5 km) o alla
lunga (30 km), ora son sempre più decisa per la lunga! Adoro tutto ciò che
scorre: torrenti, fiumi, ruscelli e soprattutto cascate! Non vale! Mi avete
preso nel mio punto debole e quindi, dopo un breve consulto con il mio Socio
Roby Ziri, inizio a compilare i moduli di iscrizione per entrambi, per la
TRENTACHILOMETRI.
Lascio
passare giusto qualche altro giorno in attesa che vengano pubblicate le
altimetrie, ma i moduli non vedono l’ora di essere stampati e consegnati.
Eccole
finalmente.
Un breve
studio.
Sovrappongo
quella della breve su quella della lunga e noto che la parte più tosta è uguale
ad entrambi i percorsi. Quindi perché una volta raggiunta la cresta dovrei
scendere subito nuovamente a valle? Nooo, non sia mai: rimarrò e mi godrò il
panorama con qualche saliscendi in più e soprattutto vedrò le cascate colpevoli
dell’allungamento del percorso!
Bene
..confermo: TRENTA! Non ho dubbi!
Stampo i
moduli e mi reco da DERIU SPORT per ufficializzare le iscrizioni.
La sempre
gentilissima Sig.ra Concetta prende i moduli e, mentre cerca il blocchetto delle
ricevute, nota la spunta sulla distanza maggiore del Trail:
“TRENTA
CHILOMETRI!!!” dice a voce alta e con un pizzico di ammirazione mi guarda.
Le dico
di non leggere la distanza nuovamente e soprattutto non a voce alta: non sia
mai che prenda coscienza del numero di km, che mi impressioni troppo e che
corregga il modulo per mettere la spunta nel quadratino che indica la distanza
dello SHORT.
Ma non
succede: ISCRIZIONI FATTE!
TRENTA km
per me e TRENTA per il mio Super Amicissimo Socio.
Il
venerdì prima, la sorpresa.
Causa
danni fatti dal ventone nei giorni precedenti, gli organizzatori si vedono
costretti ad accorciare il percorso di circa 4 km portando la gara a 26 km.
“E le
cascate?” SIGH! Sicuramente saranno meno, pazienza.
E’
Domenica.
Lo
sterrato di incontro degli atleti, poco più avanti della Chiesetta di Santa
Lucia verso la Loc. Sa Canna, comincia a riempirsi di macchine dalle quali
vengono fuori tante facce conosciute, tante facce amiche. Arriva anche il
mitico Arnaldo Aru pronto a immortalare anche questa volta ciascuno dei
partecipanti con i suoi magnifici scatti.
Ritiro
pettorale e maglietta tecnica.
Indosso
lo zainetto trail.
Infilo al
polso il sensore-braccialetto che rileverà il tempo.
PRONTA!
L’emozione
del mio primo “gonfiabile” dell’anno che inizia ad essere gonfiato e
posizionato dalla macchina organizzativa del trail, si fa sentire.
Tensione?
Paura? …NO.
Solo
tanta eccitazione e tanta felicità di affrontare questo primo “viaggio”
dell’anno!
Sotto il
gonfiabile per la Lunga non siamo tantissimi.
Siamo
circa una trentina.
Siamo più
o meno un quarto rispetto agli atleti che faranno la Short.
9.15
precisi inizia il briefing pre gara.
9.30 il
gonfiabile dello START è già alle nostre spalle!!!
Partiamo
su un breve tratto di asfalto, sostituito quasi subito da dello sterrato fino
ai parcheggi dell’Oasi WWF, dove poco prima di arrivare, dopo l’attraversamento
di un ponte, troviamo ad attenderci Arnaldo! E via con i primi scatti
fotografici.
Foto Arnaldo Aru |
Foto Arnaldo Aru |
Proseguo
e il dislivello diventa negativo. Un bel discesone di circa trecento metri
bello pendente nel sottobosco. Corro. Lascio andare veloci le gambe, rischiando
pure di mancare qualche deviazione del sentiero e andar giù dritta. Meno male
che esistono gli arbusti ai quali aggrapparsi. Raggiungo Donatella Vargiu, che
sarà la mia compagna di viaggio per quasi tutto il trail, per poi, una volta
attraversata la valle, affrontare una bella salitona di quasi 2 km.
Si sale.
Ancora. Dobbiamo arrivare in cresta. La vegetazione in alcuni punti è talmente
fitta che non si capisce bene dove siamo. Ma quando si dirada, diventa tutto
uno spettacolo. Si vede la valle e cerco di vedere lo stabile dell’Oasi WWF. Ma
è tutto così lontano e piccolo. Siamo saliti parecchio.
Mi trovo
all’incirca al km 5.200 quando inizio a fare qualche micro pausa con la scusa
di mettermi da parte per far passare i Top-Runners della Short, che, partiti
una trentina di minuti dopo noi, iniziano a raggiungermi.
Con
qualcuno ci si scambia solo un gran sorriso e un saluto.
Con altri
anche diverse parole.
E c’è chi
si accerta che vada tutto bene “si si grazie, tutto ok!”.
Ad un
certo punto, mentre con Donatella continuo a procedere (in salita), sento un
lamento che si avvicina: “ahi ahi.. AHI!!!”. Mi volto, ma niente. Sento solo i
lamenti di una voce maschile. Dopo un po’mi raggiunge una faccia conosciuta
(Francesco Mudu), ma non mi pare sia lui il sofferente. Ci salutiamo e dopo un
po’ altri passi, seguiti dal famoso lamento.. eccolo. Chiedo cos’é successo, se
è tutto ok. Ci informa che deve essersi preso una bella storta alla caviglia.
Solleva la gamba verso me e Donatella per chiederci se notiamo qualche gonfiore
“no, sembra tutto ok. Non mi pare sia gonfia”. Donatella conferma. Gli chiedo
se vuole una fasciatura “no no, grazie.. continuo ora che sono caldo. Se mi
fermo mi sfreddo!”.
Dunque
proseguiamo. Dopo un po’, un altro ragazzo mi chiama per nome. Non lo
riconosco. Deve aver visto la mia faccia dubbiosa e “no, non ci conosciamo.
Siamo amici sul web”. Beh presentarci ad “alta quota” non è mica da tutti!
Piacere di averti incontrato Massimiliano e buon proseguimento, ci rivediamo
giù!
Ancora un
amico della Short che mi raggiunge e, insieme, più o meno al km 7, arriviamo al
“bivio”. I volontari controllandoci i pettorali ci smistano..
Pettorali
rossi (short) a destra “attenzione che la discesa è ripida!”.
Pettorali
gialli (eccomi!) dritti! IN SALITA!
“Dobbiamo
andare lì?” indicando la salita. “Sì sì, la long sale!”
Guardo
sulla destra e quasi sono tentata ad andare in discesa, ma le gambe sono già
andate oltre.
Riallineo
gambe e testa e raggiungo nuovamente Donatella.
In alcuni
punti, sembra giocare a nascondino talmente è fitta la vegetazione. La perdo,
poi la rivedo a qualche metro sopra di me, ma per raggiungerla devo seguire il
sentiero che fa delle curve. Poi risparisce nuovamente, ma rieccola subito lì.
I raggi
del sole che filtrano nella vegetazione mi abbagliano.
Ancora
poco e siamo praticamente in cresta.
Meno male
che non soffro di vertigini. Sulla nostra destra la valle è sempre più lontana
e ci sono dei punti dove fa un po’ impressione proseguire. Il pericolo di scivolare
giù c’è ed oltretutto il sentiero non è piatto, ma inclinato leggermente verso
valle, tant’è che l’appoggio dei piedi alla lunga inizia a dar fastidio.
Sensazione confermata anche dalla mia compagna di viaggio che lamenta anch’essa
un principio di fastidio.
Ma ecco
che il fondo cambia e forse era meglio quel punto inclinato piuttosto che
questi pietroni!
I
volontari lungo il percorso non mancano. E sono lì, nei punti più dubbi ad
indicarci dove proseguire. Grazie! Veramente una bella organizzazione.
Un
volontario addirittura sembra comparso dal nulla e ci fa sobbalzare quando da
sotto il sentiero ci richiama a gran voce, distogliendoci dai nostri silenziosi
pensieri, per segnalarci la discesina per proseguire in una strada sterrata.
Fra sali,
sali, scendi, sali, scendi, sali, scendi, scendi .. inizio a sentire rumore di
acqua. Con gli occhi cerco di guardare attraverso gli alberi, ma ancora nulla.
Solo il rumore per ora.
Ma non
tantissimo dopo, ecco l’acqua!!!
Cellulare
alla mano e scatto qualche foto mentre procedo. Ogni passo è un ristoro per
occhi e mente e quando non vedo più nulla scorrere, accelero per arrivare prima
ad ammirare nuovamente qualche cascatella. Ed è fra queste corse tira e molla
che scorgo pure la Madonnina. E voi? L’avete vista? No, non è una visione.. è
reale!
“Madonna
del Montanaro” dice la targa.
Un bel
“BENVENUTI” saluta il mio arrivo.
La saluto
e proseguo nel mio viaggio.
Queste
pause mi hanno fatto perdere Donatella, ma non importa.
Anzi,
strano come non mi abbia raggiunto ancora nessun altro/a.
In un
check point mi riferiscono che mancano all’appello ancora 3 persone.
”tre?
Sicuri, pensavo solo una!”
“no, mi
risultano mancanti ancora 3 persone, a meno che non si siano ritirate”
Boh..
Dove sono finite? Non è che hanno tagliato ed è per questo che non risultano al
controllo?? Uhmmmmmmm
Continuo
a seguire il corso del fiume seguendo una strada sterrata che di strada ormai
ha ben poco. Diversi tratti sono crollati a causa di un inondazione che c’è
stata l’anno prima (?), altri sono colmi di rami, di pietroni e di terra
franati.
In un
punto vedo delle rocce sulla parete alla mia destra. Mi sembrano molto
instabili. Spero riescano a restare ancora immobili in quel punto, almeno fino
al passaggio dell’ultimo atleta e dell’ultimo volontario.. Con questi pensieri
accelero.
Più
avanti un volontario ci indica che dobbiamo abbandonare del tutto la strada,
scendere su delle rocce verso il fiume, aggirare le stesse e salire su una
tavola messa in sostituzione di un ponte crollato. Tavola che da su non si vede
e dunque, chissà a quante domande dubbiose ha dovuto rispondere “ma è sicuro
che dobbiamo scendere lì??”.
Ormai
dovrebbe mancare veramente poco. Ultimi km.
Mi giro e
ancora nessuno.
La
stanchezza inizia a sentirsi e anche se in discesa, non riesco a tenere un
ritmo decente. Altro volontario “quanto manca, 1 km?” Mi risponde “ma nooo sei
arrivata, mancheranno poche centinaia di metri”. Poco più avanti un cartello
con su scritto 300 MT. Il tempo di vederlo e sento dei passi dietro di me. Mi
volto. Vedo la sagoma di Francesca Meloni e Lorenzo Pisani.
Accelero.
Corro. Non sia mai che mi vogliano passare proprio ADESSO!!! ahahaha
Nascosto
dietro un ennesima curva cespugliosa, vedo il traguardo.
CHIUSA!!!
Prima gara del 2020 portata a termine.
Arnaldo è
lì ad immortalare anche il mio arrivo.
Mi
mettono al collo la medaglia.
Arrivano
anche Francesca e Lorenzo, in versione scopa, e via di foto e tanti sorrisi!
Non trovo
ristoro all’arrivo, ma poco male, tanto dovrebbe esserci il pranzo.
Recupero
la mia sacca con il cambio che avevo fatto portare all’arrivo (che dista quasi
3 km dal punto dove partiva la gara), mi cambio e, con il mio boy Nicola
(Nickyxeddu Fly) che nel mentre mi ha raggiunta, andiamo nell’area adibita al
pranzo.
Faccio in
tempo a recuperare il mio meritatissimo pasto, a sedermi con gli Amici e,
mentre prendo la forchetta per raccogliere i primi malloreddi per portarli alla
bocca già aperta, sento annunciare il mio nome.
Ancora in
questa posizione, muovo solo la bocca per parlare “EH??... mi hanno chiamata al
microfono?”. “Si si, devi andare!”. “Ma io????”
Eh sì,
stanno chiamando proprio me!
Mi vien
da ridere ahahaha
IO,
PREMIATA??
Poggio la
forchetta sul piatto e, alzandomi con fatica, raggiungo Andrea Culeddu che mi
consegna il premio: 1° di categoria SF40!
Ebbene
sì. E’ tutto vero!!!
Primo
premio per me e secondo premio per l’Amica Francesca!!!
Felicissima
torno al mio piatto, ma non prima di essermi fatta immortalare da Arnaldo anche
in questo primissimo mio podio! GRAZIE!!!
Ero già
felicissima di questo TRAIL, per il percorso, per la natura spettacolare, per
il panorama, .. ed ero già pronta a consigliare a tutti la partecipazione alla
prossima edizione, sperando non passino anni e anni come fra la prima e la
seconda.
Ora lo
sono ancora di più! ;)
E se
vogliamo dirla tutta, che ne sanno i Top Runners di come una LumacaFelice
affronta il “viaggio”, di quali e quante sono le sue fatiche e le sudate? Che
ne sanno che nonostante tutto viene comunque ricompensata dai dettagli che
sicuramente LORO, correndo “troppo” velocemente si sono persi? Chi fra i Topss
ha notato ad esempio una sorta di costruzione tipo nuraghe fatta con delle
pietre tutte muschiate? In quanti hanno visto la Madonnina? Quante cascatelle
avete notato? Forse avete visto i cartelli piccoli con i quali nella mia mente giocavo
ad una finta battaglia navale (A 1, N 3, …colpito, affondato!).
Correte
pure veloci tanto da spostare le foglie con il vento del vostro passaggio,
mentre io a passo decisamente più lento, mi godo i dettagli (e mi becco anche
il vino della premiazione!)
Alla
prossima edizione!
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