Cascate sul Riu Alinu (Sabato 08 Giugno 2019) L’Anniversario del Malleolo di Priamo
Scorrendo su facebook, noto IL post dell’amico Lorenzo.
Foto di cascate.
Parla di doccia, di anniversario, di malleolo, di Priamo.
Forse dice anche altro, ma sono stata già rapita dalle immagini; dall’invito generico di entrare in quelle foto.
Guardandole, sento addirittura il rumore dell’acqua che dopo il salto di diversi metri finisce nella pozza, dove lui, Lorenzo, sguazza beatamente alla faccia mia che sto osservando.
Nei giorni successivi pubblica l’invito ufficiale (e mi tagga pure): “Chi vuole provare la doccia piu' bella del mondo?”. Commento con “Graaaande tentazione.. chi mi passa il punto esatto del ritrovo?”.
E’ fatta! Sabato 8 Giugno, pur con appena 4 ore e mezzo di sonno, pur dispiaciutissima perché il mio boy Nicola non può farci compagnia con la sua MTB per questioni lavorative, mi preparo e vado al ritrovo nella Chiesetta di Su Loi (Capoterra).
Lungo strada un bell’acquazzone cerca di scoraggiarmi, ma non ci riesce e, nonostante tutto, arrivo una ventina di minuti prima rispetto all’orario stabilito!
Pian piano arrivano tanti amici fluo. Tutti insieme appassionatamente saliamo nelle macchine più alte e ripartiamo.
Direzione Su Lilloni dove ci attendono ancora altri amici. Ci stringiamo ancora di più nei mezzi a disposizione e percorriamo gli ultimi Km di sterrato prima di iniziare l’escursione vera e propria.
Foto Andrea Mentasti
Scendiamo dalle macchine e seguo i primi che sembra stiano cercando qualcosa.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Ma cosa?! Siamo sulla cresta di una vallata. Si sporgono e mi sporgo: non sarà caduto qualcosa o qualcuno verso valle? No, tutti troppo tranquilli per essere successo qualcosa.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Guardano in terra e guardo anche io. Tornano indietro. Rivanno verso le macchine.. continuo a seguirli.
Ad un certo punto sento “eccola!”. Mi avvicino e … cercavano una tomba dei giganti! Ahahaha Ne è rimasto ben poco della tomba. Giusto una idea.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
E con questa idea, ci incamminiamo iniziando a corricchiare lungo uno sterrato per quasi 3 km.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Aspettiamo tutti e Lorenzo fa un briefing: “azzerate gli orologi. Lo zero è qua. Dobbiamo avanzare per circa 5 Km, prima di addentrarci in un sentiero dal quale poi scenderemo verso le cascate di Riu Alinu.”
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Vabbè, memore del regalo ricevuto al Trail di Capoterra “Is Cioffus” dove i 35 Km sono magicamente diventati 40, “azzerare” ora poco meno di 3 Km di percorso, non è certamente un problema.
Iniziamo quindi la “vera”. C’è chi cammina e chi, come me, corricchia e si ferma ogni tanto ad ammirare il panorama e tutto ciò che ci circonda. Compresi i dettagli, come un rospo su un laghetto o delle rane in delle pozze lungo la strada sterrata, notate solamente grazie agli occhi che emergono dall’acqua fangosa.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Percorso sterrato quasi tutto in salita con il sole che ci fa compagnia e il sudore che mi cola inesorabile dalla fronte. Credo che la doccia mi serva sempre di più!
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Siamo a poco più di 5 Km. Ci siamo! Lasciamo finalmente lo sterrato. Faccio una montagnetta con delle pietre, sperando che chi arriverà dopo, capisca che deve fare altrettanto e seguo i primi. Potevamo aspettarli, ma sapere la cascata sempre più vicina, ci fa accelerare.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Il sentiero diventa parete rocciosa e ci trasformiamo quasi in caprette per scendere. I primissimi sono già in acqua. Qualcuno durante la discesa, si blocca per paura di scivolare e torna su.
Arrivo giù. Eccola! Proprio come nelle foto di Lorenzo.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Tempo di un attimo e ho i piedi già in ammollo!
Acqua GE-LI-DA!
Mi metto nel poco spazio illuminato dal sole e pian piano, mi ritrovo interamente immersa!
S P E T T A C O L O
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Sono completamente anestetizzata dalla temperatura dell’acqua!
Esco.
Rientro in acqua questa volta tuffandomi!!!
Foto Andrea Mentasti
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Mi passano anche una borraccia da riempire nella “doccia”! Ci vado e l’acqua inizia a martellarmi la testa: ma quanta potenza ha?!
Foto Nicola Dessì
Probabilmente qualcuno ride, ma l’acqua mi assorda e non sento nulla. Mi trema il braccio, mentre cerco di far entrare più acqua possibile, tenendolo teso verso l’alto. Forse ora è piena, la chiudo ed esco per consegnarla.
Ma come se la cascata mi attirasse nuovamente a sé, mi tuffo nuovamente!!!
Foto ROBYA - Roberta Pisano
E chi ne esce più?! Lasciatemi qui!
E nulla.. tempo scaduto SIGH
C’è chi sta già risalendo, anche per lasciare il posto ad un gruppo di bikers che sta raggiungendo la nostra postazione. Anche loro vogliono fare la doccia!
Foto Nicola Dessì
E allora nuovamente calzata e scarpata, inizio a risalire, con la promessa di tornare prima che chiudano definitivamente la doccia a causa della stagione estiva.
Prendiamo un altro sentiero per raggiungere la cascata inferiore. Anzi IL sentiero. Anzi la scarpata. E’ questo il punto “ICHISI” dove 12 mesi prima il malleolo del caro Priamo ha avuto la peggio. Non fatico a crederlo. Basta un attimo e se ti appoggi al ramo troppo secco o fai affidamento su una pietra sbagliata, rischi di fare tutta la scarpata in scivolata o rotolata. Ed ecco infatti qualche pietra che inizia a muoversi e rotolando e saltellando verso valle rischia di prendere in pieno alcuni di noi. OOOOOCCHIOOOOO PIEEEETRAAAA
Ci distanziamo di più e riusciamo ad arrivare sani e salvi alla cascata inferiore.
Lorenzo è già nuovamente in acqua. Faccio per togliermi anche io le scarpe, ma decido di esplorare le altre pozze, le altre piscine naturali poco più a valle.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Tempo scaduto anche qua. Iniziano del resto a brontolare anche gli stomaci.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Risaliamo dunque la scarpata, sempre facendo attenzione ad eventuali pietre in caduta libera, e ci dirigiamo verso le macchine in un lungo serpentone in mezzo al verde, stando sempre vicini al corso del rio che ci accompagna con il suo scroscio.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Ma non è finita qua! Il programma prevede una ulteriore pausa in una ennesima piscinetta con cascatella rappresentativa. E mentre ci ritroviamo nuovamente in costume in ammollo, 2 eroi capitanati da Lorenzo, raggiungono le macchine a circa 1 km di distanza per tornare con birre e cibo.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
C’è chi approfitta dell’attesa cibo, anche per fare il bucato (me compresa).
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Finalmente si mangia. Ci dividiamo il tutto: focacce (homemade che sono riuscita a preparare la sera prima), salsicce, provola, anguria… e immancabili bottiglie di birra!
Abbiamo finito tutto! Non potevamo di certo far portare nuovamente il peso a chi si è sacrificato per portarlo fino a questo punto.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
A pancia quieta quindi continuiamo il nostro viaggio verso le macchine.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Tralascio il racconto di come siamo riusciti a raggiungere nuovamente Su Lilloni prima e Su Loi dopo, essendo in 15 con 1 macchina al primo stop e con 2 macchine dal secondo.
Vi basti sapere che abbiamo raggiunto tutti, sani e salvi, ciascuno la propria destinazione.
Grazie Lorenzo per il graditissimo invito all’anniversario.
Grazie Malleolo (di Priamo) per esserti rotto in un periodo dove le cascate sono ancora belle copiose.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
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