2 distanze.. 2 racconti. ihihihi ;)
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- Racconto SHORT (per chi ha fretta!):
CAPO MANNU Trail Running CHIUSA!
Vivere la Capo Mannu in versione diurna è stata l'occasione per vedere e ammirare questo angolo di costa spaziando la vista in ogni direzione. Valore aggiunto dato dal sole che si è nascosto lentamente sul mare. Grazie Gianni Lutzu per la splendida organizzazione 😊 E chi non ha partecipato, MUTO!
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- Racconto LONG (per chi ha voglia di leggere):
Un trail al tramonto. Sì. Dev’essere bellissimo!
Quindici chilometri da affrontare prima che il sole sparisca del tutto e l’oscurità ci avvolga, lasciandoci spersi fra i sentieri di Capo Mannu. Prima che l’ombra allungandosi sempre di più, diventi tutt’uno con il terreno.
La partenza è prevista per le 19.30.
Siamo in estate e il sole dovrebbe tramontare intorno alle 21.00.
Luce frontale SI o luce frontale NO?
Che ne sanno i Top Runners della mia preoccupazione?
Loro sicuramente il tramonto lo vedranno dal Lungomare DOPO il traguardo.
Decido di rischiare e di non portarmi la luce. Porterò giusto il cellulare che nel caso, con il suo faretto, potrà farmi evitare possibili voli causati da eventuali radici nascoste lungo il percorso.
Arriviamo prestissimo sul posto e ancora non vediamo il gonfiabile.
Lo start dovrebbe essere sulla spiaggia, colma però di ombrelloni e bagnanti ovunque. Sarà un bel problema piazzare qualunque cosa nella sabbia senza ferire qualcuno. E chissà che bello slalom ne verrà fuori alla partenza. UHMMM
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Fra una chiacchiera e l’altra con i diversi amici che continuano ad arrivare, ritiro pettorali e pacchi gara del mio collaudato Team e, con mooolta calma, inizio a prepararmi.
Foto Gino Marras
Senza scordare di spruzzarmi l’antizanzare.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Si avvicina l’ora della partenza e al microfono Gianni Lutzu, l’organizzatore, richiama la nostra attenzione, iniziando a darci indicazioni e invitando tutti a procedere alla punzonatura, senza la quale non verrà conteggiato il tempo e quindi l’inserimento in classifica.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Vista l’impossibilità di posizionare il gonfiabile e viste le tantissime persone in spiaggia, ci avvisa di un cambio di percorso iniziale.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Precisi alle 19.30: GOOO
Foto Giorgio Piras
Partiamo dalla strada sul Lungomare Putzu Idu-Mandriola fronte Chiosco Green Wave, raggiungiamo la rotonda di Putzu Idu e, su sterrato, ripassiamo dietro il Chiosco e via verso Mandriola.
Foto Giorgio Piras
Lasciate le case alle nostre spalle, ci inoltriamo in sterrati e single track fra pini e macchia mediterranea. Osservo ogni singolo metro alla ricerca delle fettucce ben visibili e perfettamente posizionate, e cerco di ritrovarmi nel percorso fatto l’anno precedente nella versione notturna.
Impresa difficile. Riconosco gli odori della vegetazione che mi circonda, ma non i posti che vedevo solo internamente al cono della mia luce posta sul petto e della luna piena nei momenti in cui i cumuli non la oscuravano.
Con questi pensieri raggiungo il primo ristoro. Saluto, bevo, ringrazio e riparto.
Il secondo ristoro è presidiato da facce conosciute! E come non scambiare qualche chiacchiera con Giampiero e Paolo?! La sorpresa di trovare loro, mi distrae e quasi rischio di sbagliare il bivio. Da qui LONG e SHORT proseguono su percorsi differenti. Nel dubbio, chiedo conferma a Paolo e viaaaa verso Su Pallosu.
Foto ROBYA - Roberta Pisano (scattata al rientro con il sole già basso)
Si scende. Dopo non so quante centinaia di metri vedo un ragazzo risalire “devi fare anche tu la SHORT?” mi chiede. “No, io sono della LONG”. Credo che anche lui si sia distratto al ristoro e abbia seguito altri della 15 Km ed ora cerca di recuperare il sentiero giusto tornando indietro.
Mi godo questa discesa anche se abbastanza sconnessa e continuo ad osservare alla mia sinistra il sole che, anche lui in discesa, si avvicina sempre di più al mare. Osservo la mia ombra: è ancora ben visibile e non tanto lunga sullo sterrato che sto percorrendo.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Poco più avanti avverto un pizzicore nel petto che mi riporta alla realtà: un insetto con le ali non identificato (in quanto ora spiaccicato sopra di me, forse una formica volante, boh) credo mi abbia punta. Correndo sento sempre di più il bruciore e per un millisecondo mi è balenata la preoccupazione di dovermi fermare e abbandonare.
Ma non sia mai.
Lui (l’insetto) è (era) piccolo, non si chiama(va) sicuramente Davide. Ed io non sono Golia.
Quindi pur con questo fastidio, proseguo e anzi, cerco di accelerare.
Accelero, almeno fin tanto che non arrivo su un tratto sabbioso, oltretutto in salita: ooodio correre sulla sabbia! Ad ogni passo si sollevano i granelli che non hanno niente altro da fare che attaccarsi sulle gambe. Sudore e sabbia, proprio una bella accoppiata! ODIOOO CORRERE SULLA SABBIA!
Foto Nicola Dessì
Supero anche questo punto e, dopo non so più quanto, raggiungo un nuovo ristoro. I volontari stanno parlando al telefono per questioni organizzative. Li sento mentre mi avvicino sempre di più. Stanno cercando di capire come mai hanno segnato tantissimi passaggi, se in quel punto, in teoria, doveva passare solamente la LONG. Mentre prendo il bicchiere con l’acqua, confermo anche io che in quel punto sarebbero dovuti passare solo i “longhisti” ed uno di loro “e perché ho segnato tutti questi numeri?”. Senza fermarmi, dico qualche altra cosa e mi allontano.
ACCIDENTI!!! Ho ancora il bicchiere in mano. Ed ora?? Mi giro e …no, non torno indietro a lasciarlo. Ormai sono già lontanuccia e allora? UFFFF me lo tengo! Abbandonarlo sul percorso non è una opzione da considerare. Nemmeno da pensare!
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Non tantissimo più avanti, incontro il mio boy Nicola in sella alla sua MTB ed il pensiero, dopo la sorpresa di trovarlo in questo punto, è di cedere a lui il bicchiere, ma me lo tengo e dopo una foto al volo, proseguo, mentre lui si diverte su sentieri paralleli fra rocce e single track.
Foto Nicola Orrù (notare il bicchiere sulla mano destra) ehehe
Fra salite e discese e tratti di sabbia, non smetto di seguire il tramonto: il sole continua la sua discesa verso il mare e di conseguenza, la mia ombra diventa sempre più lunga. Riuscirò ad arrivare ancora a luce?!
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Mi preoccupo, ma non abbastanza, visto che mi fermo ugualmente a scattare altre foto.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Difficile non rimanerne incantati da questo spettacolo della natura.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Alla Torre Sa Mora altri scatti in compagnia di Claudia, con Nico che ci fa notare che siamo in gara. Gara?! Ah sì.. già. Ma che mi cambia guadagnare o perdere qualche minuto? Uno dei pochi pensieri è per la scopa “ma dove sei finito Lorenzo?!” Guardo indietro e vedo ben distanti alcuni atleti. Non riconosco la scopa. Dev’essere ancora lontano. Strano! Ma meglio così. ihihihi
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Ad ogni modo ormai ci sono quasi. Ancora circa 3 Km che scorrono veloci.
A breve dovrebbe esserci il passaggio vicino alle case e in ultimo la spiaggia. IO OOODIO CORRERE SULLA SABBIA!!!
Ed eccola lì. SGRUNT!
Corro nel bagnasciuga fin tanto che posso. Qualcuno sul Lungomare mi nota: sento chiamare il mio nome VAAAII ROBYYY
Sopra delle montagnette di alghe cammino, per paura di sprofondare e prendere qualche storta. Nella sabbia corro nuovamente: IO OOODIO CORRERE SULLA SABBIA!!!
A poca distanza da me, Claudia si dirige all’uscita della spiaggia.
La seguo ed ecco il passaggio che mi porta al Chiosco.
Ormai nella penombra, mi scansionano il pettorale e dichiarano conclusa per me anche questa avventura, questo bel viaggio lungo la costa di Capo Mannu.
La festa continua fra la musica, la birra (che io non bevo, ma che sento/vedo scorrere sui bicchieri degli amici), gli ottimi panini con l’arrosto.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
In seguito alla ufficializzazione delle classifiche, si procede alle premiazioni e alla chiusura effettiva della serata.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Un ringraziamento speciale a Gianni Lutzu che come sempre ci mette anima e cuore oltre a farsi un mazzo tanto affinchè tutto vada nel migliore dei modi e che ciascuno di noi, vada via soddisfatto, contento e con il sorriso.
Un ringraziamento a tutta la squadra dei volontari.
Un ringraziamento al chiosco Green wavee per l’ospitalità.
Un ringraziamento a tutti gli splendidi Amici Runners con i quali condivido questa grande passione che rendono ogni incontro una festa sempre più indimenticabile.
E perché no? Un ringraziamento alla “scopa” per non avermi presa! Grazie Lorenzo Pisani! ihihihihi
Aggiungo un ringraziamento ai bagnanti che invadendo la spiaggia hanno fatto in modo che il Trail partisse direttamente dall’asfalto sul Lungomare, facendomi evitare 500 metri circa di percorso sulla sabbia IO OOODIO CORRERE SULLA SABBIA!
GRAZIE a ciascun presente/partecipante per la splendida serata che mi avete fatto trascorrere, aiutati dalla natura che con il suo tocco rende sempre ancora più magico il tutto!
Ed ora non mi resta che attendere il 3 Agosto per la seconda edizione della versione notturna, il “CAPO MANNU NIGHT RUN”!
Traccia e altimetria
PS: IO OOODIO CORRERE SULLA SABBIA!
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GRAZIEEE :D
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