domenica 28 aprile 2019

Chia21 Half Marathon (Domenica 28 Aprile 2019) La mia prima Mezza Maratona

Chia21 Half Marathon (Domenica 28 Aprile 2019) La mia prima Mezza Maratona

Che ci sto a fare qua a Chia?

Una settimana e mezzo ferma per un dolore che non mi abbandonava. Decido di riprendere ad allenarmi, proprio in vista della mezza di Chia e dopo 3 giorni, febbre alta e tosse mi fanno rimanere nuovamente ferma dalla corsa per un'altra settimana e passa. SIGH!

Che faccio?
Rinuncio?
Converto la 21 nella 10 km?
NO!
Stavolta NO!
Ho convertito già la mezza della “CagliariRespira” nella 10 Km per altri problemini. Questa NO!
Ormai vado avanti e come andrà, andrà!

Ad una settimana dallo start, nonostante la tosse non mi voglia abbandonare, provo a riprendere gli allenamenti. E’ la domenica di Pasqua e, fra tosse e un bel ventone, riesco a fare ben 5 km (ma non saranno troppi?!), giusto per dire di aver corso. La sera di Pasquetta aumento e porto a casa 11 km fra riscaldamento, ripetute e defaticamento.
E poi stop. Nuovamente STOP!
Fra lavoro e varie non sono riuscita a fare altri allenamenti, salvo qualche camminata e una mega partita a racchettoni che mi ha causato doms ai glutei che nemmeno 2 ore di squat sarebbero riuscite a regalarmi, a causa del chinarmi a raccogliere la pallina che puntualmente, essendo parecchio scarsi, cadeva a terra continuamente.

Foto ROBYA - Roberta Pisano

Venerdì vado con mio fratello Gian Luca Pisano a ritirare i pettorali e, riguardando il percorso della mezza maratona, penso a quanto sarà dura.. e sì che sarà dura! Sarà MOOOLTO DURA!

Arriva la domenica. Con il mio boy Nicola Nickyxeddu Fly, ci incontriamo con l’amicissimo, nonché socio, Roby Ziri, e con la sua dolce metà, Carla Lai, e proseguiamo per CHIA!

VENTUNCHILOMETRI-VENTUNCHILOMETRI-VENTUNOCHILOMETRI

Con mio fratello e tantissimi amici ci si ritrova vicino alla partenza.

Foto ROBYA - Roberta Pisano

Ultima commissione (in bagno) e mi dirigo alla griglia numero 2. Ovunque mi giro, vedo facce conosciute e amiche e via di saluti.

Foto ROBYA - Roberta Pisano

C’è anche l’immancabile Geppi Giuseppe Spanedda, il giudice Fidal: devi fare la 21?! Gli rispondo SI’ e aggiunge scherzosamente qualcosa tipo: oh no, volevo rientrare presto a casa. Sorride. Sorrido. Gli dico “Mi spiace” ahahaha

Entro in griglia!

Primo sparo. No, non è per noi.

Ci fanno avvicinare agli atleti della griglia 1 e inizia finalmente il countdown: 10…9…8…7… …3..2..1

Ci stiamo muovendo.

La partenza è molto sotto tono rispetto all’anno precedente. O forse sono io che non sono al top? Non vedo nemmeno la pioggia di coriandoli. Uhmmm

Ad ogni modo la mia prima ventuno, la mia grande sfida, ha inizio e ne sono felice!

Tanta gente ci applaude e ci incoraggia in questi primi km.
Poco più avanti, lasciamo la strada principale per proseguire in strade interne fra le abitazioni. Qualche decina di metri prima della separazione degli atleti che stanno affrontando la 5 km e gli altri della 10 e della 21 che proseguiranno ancora insieme, un ragazzo finisce a terra. Non so se abbia messo male un piede, una buca, o cosa sia successo. Ad ogni modo riesce a rialzarsi e a portarsi sulla destra della strada. Spero non sia nulla di che.

Continuando a pensare a lui, mi ritrovo già oltre le case, nuovamente sulla strada principale, in direzione bivio di Chia.
Mi raggiungono alcuni amici e ogni volta è momento di scambio di saluti e qualche chiacchiera.

Foto GETPICA

Foto GETPICA

Non ricordo a quale km siamo, ma in lontananza, in senso contrario, scorgo la macchina con il timer gara che sta già ripassando. Quando si avvicina, vedo che segna 23 minuti. Di lì a poco, ecco arrivare il primissimo atleta. GRAAANDE! Ecco il secondo, poi il terzo,…

Un continuo scambio di “5”, di saluti,… e tanta felicità che mi distrae dalla fatica e mi fa andare avanti “leggera”. Arrivo anche io al primo giro di boa posizionato al km 5. Da qui ci saranno ben 10 km fino al prossimo giro di boa a Tuerredda!

Ci penso, ma vado oltre: ecco il primo ristoro.

Non ho sete, ma prendo ugualmente la bottiglietta, anche perché non so fra quanti km troverò il prossimo. Sempre correndo, mi bagno giusto le labbra. Dopo un po’ piuttosto che buttare la bottiglietta, cerco di cederla a chi ancora deve arrivare al ristoro. La prende una ragazza. Missione compiuta.

Fra i vari atleti, quest’anno è presente anche la campionessa Fiona May intenta a fare la 10 km. E che sorpresa quando scopro che è poco più avanti a me. La vedo scortata da, credo, i suoi trainers.

In quel momento arriviamo alla separazione fra gli atleti della mezza maratona e quelli della 10 km. I primi proseguono dritti, mentre gli altri dovranno girare sulla destra, rientrando nelle strade interne fra le abitazioni. E niente.. quest’anno mi tocca andare dritta.. V-E-N-T-U-N-O-C-H-I-L-O-M-E-T-R-I!!!

All’altezza del Chia Laguna, scorgo il giudice Geppi Giuseppe Spanedda che appena mi vede, riconoscendomi, mi dice: continuando così la chiudi in due ore e mezza, prima scherzavo, ma mi sa che… Sorrido a quella che doveva essere una battuta e dentro di me penso “due ore e trenta.. vuol dire che almeno la chiudo! Chiuderla per me sarebbe già una vittoria”.

Procedo andando sempre di più incontro alle vere salite. Uno dopo l’altro, oltrepasso nuovi cartelli che indicano il numero del chilometro concluso e penso che di lì a breve, inizieranno a passare i primissimi atleti in senso opposto.

Un amico mi viene incontro in senso contrario.. ha abbandonato. Così altre persone.. Mi scoraggia un po’ vedere queste che in questo momento mi sembrano delle sconfitte, ma NO ..io non mollo!

E anzi, provo ad accelerare, ma ogni volta che cerco di dare quel qualcosa in più, i polpacci e le gambe in generale non collaborano, quindi torno al mio passo. SIGH Riesco a dare giusto in discesa, almeno recupero un pochino.

Fra mille distrazioni nel vedere gli atleti che già rientravano da Tuerredda, dei ragazzi che lungo strada che hanno fatto decollare un drone, i ristori, i fotografi (professionisti e non) lungo tutto il percorso, sono arrivata anche io al secondo giro di boa!

Vi risparmio il racconto della sofferenza per arrivarci.
E deve averla notata anche una ragazza, che come ho fatto io all’inizio, mi ha ceduto la sua bottiglietta presa ad un ristoro e anche una spugna con la quale mi sono rinfrescata un pochino.

Foto GETPICA

Vi risparmio anche la sofferenza degli ultimi 6 km.
Menziono giusto l’avvistamento dell’ultimo (o era il penultimo?!) ristoro. A pochi metri dal banchetto, gli chiedo se sono veri o se sono un miraggio. Mi rispondono: no no, siamo veri! E sorridendo mi consegnano un bicchiere con integratori e una bottiglietta d’acqua. Uno dei ragazzi mi dice che ormai è quasi fatta.. guardo il Polar e NO, gli dico, NON DIRE BUGIE! Lui: si si ormai sei quasi arrivata!
Entrambi con il sorriso (il mio forse di disperazione, il suo MOLTO divertito), ribatto: NON DIRE BALLE!!! e senza pensarci più di tanto, gli lancio l'acqua della bottiglietta addosso. Solo l'acqua però.. senza la plastica. ahahaha Se mai leggessi questo racconto, ti prego di accettare le mie scuse ahuahaua

Fra ulteriori sofferenze, arrivo al cartello 21km.

Foto presa da facebook

Ora sì che ci sono veramente. Ma le gambe? Boh.. sembrano di legno. Dai dai dai.. ancora poche centinaia di metri e ci sono!

Arnaldo, il mitico fotografo amatoriale, è lì ad aspettare anche me, gli sorrido: GRAZIE!

Foto Arnaldo Aru

Ecco la curva verso la meta. Ultima salitina sul tappetto.

Foto GETPICA

Riesco a tirare fuori un po’ di sprint (oh, ma.. allora ne ho ancora?!) e finalmente oltrepasso il traguardo.

HO LA MEDAGLIA AL COLLO!!!

Foto ROBYA - Roberta Pisano

E vi dirò di più: anche questa volta non sono riuscita ad arrivare ultima! ihihihhi

Foto ROBYA - Roberta Pisano

Al traguardo il mio boy Nicola Nickyxeddu (e sì, anche questa volta ti tocca riportarmi a Casetta) e mio fratello Gian Luca, arrivato ben un ora prima di me! Grande fratellone!!!

Gli organizzatori mi indirizzano verso il ristoro finale… ancora una salita! E mi viene da pensare (e da dire), “l’ultima salita verso il paradiso?!”. Mi danno il pacco gara ed ecco il ristoro. Mooolto sotto tono anche questo rispetto all’anno precedente. Giusto acqua, sali minerali, pasta e un po’ di frutta. Tristezza..

Ma tutto questo non mi toglie comunque la gioia di aver chiuso la mia prima mezza maratona!

Foto ROBYA - Roberta Pisano

Felice di averla portata a termine, nonostante tutto e nonostante il tempo biblico impiegato.

Andrà meglio alla prossima!

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