domenica 22 aprile 2018

Un, due, tre .....TRAIL


IL MIO PRIMISSIMO TRAIL

[Domenica 22 Aprile 2018]

CORSA DEI GIGANTI – SAN GIOVANNI DI SINIS



Un, due, tre .....TRAIL!!!
Sì, sono sempre quella che fino alla mattina del 1° Marzo diceva che non avrebbe fatto gare, almeno per ora, e che poi la sera dello stesso giorno, è andata a fare la visita per il certificato medico per Agonismo.

Ecco, da allora ho fatto già 3 gare e ho la quarta già in programma per il 29 Aprile.

Dunque, visto che ormai ci ho preso gusto, come non mettere in calendario un TRAIL?

Qualcuno ha cercato di convincermi a fare quello di Porto Corallo, altri (forse mi volevano morta) hanno tentato di farmi fare la Skyrace a Villacidro (cosa volete che siano 21km 1640 D+ per chi ha appena iniziato a correre un po’ seriamente giusto da qualche mese?).

Alla fine è saltata fuori la CORSA DEI GIGANTI alla sua primissima edizione.

Ma è un vero Trail?
Sembra proprio di sì. E a prima vista, mi è sembrato accessibile per le mie capacità, visto che nei miei programmi di allenamento già riuscivo a fare 15 km nei lunghi (questo Trail era dichiarato da 15,400 km).

La location in parte la conoscevo già ed è spettacolare.
Nient’altro da dire: “questa gara mi attira tantissimo!”

Ed ecco che quindi parte la fatidica domanda fra me e il mio carissimo amico, nonché compagno di gare Roby Ziri: LA FACCIAMO?

Indecisi fino all’ultimo per il fatto che il 15 Aprile avevamo la gara “Viviparcheggio” ..opss.. Vivicittà a Cagliari e per la settimana successiva, nonché il 29 Aprile, avevamo già fatto l’iscrizione per la gara a Chia, dove lui farà la 21 Km e io la 10 Km, decidiamo di rimandare la decisione all’ultima settimana, ma non che ci fossero così tanti dubbi sul farla, e infatti: CI SIAMO ISCRITTI!!!

Nella mia incoscienza ero preoccupata più per CHE SCARPE MI METTO? non avendo scarpe da trail, che per il percorso, “perché tanto io 15 km riesco a farli”. Sì, ma su strada, su asfalto, non su terreni impossibili!

Arriva il giorno.

Alle 7 si parte da casa!!!

Arriviamo sul posto accompagnati dai nostri rispettivi, verso le 8.30, ci dirigiamo a prendere i pettorali e iniziamo a farci una passeggiata in spiaggia: MERAVIGLIA!!! Il mare calmissimo, l’aria ancora frizzante. C’era quasi freschetto.

Poker di Amici! Carla Lai & Roberto Ziri e Roberta Pisano & Nicola Orrù

Facciamo orario e ci riavviciniamo in zona partenza, dove chiedo, ad uno degli organizzatori, lumi sulla direzione di gara.
Mi guarda e mi fa: “Devi fare la competitiva?”, risposta affermativa. “Ma, tutta?!? ….E’ abbastanza difficile, soprattutto l’ultima metà del percorso!”.
Alla faccia dell’incoraggiamento ahaha
La mia risposta: ”Sì, la farò e la farò TUTTA ….almeno ci provo. Ma magari aspettatemi prima di chiudere e andare via!” ahahaha

La partenza era prevista per le 10.00, ma ancora a quell’ora, c’era la fila nella segreteria gare per il ritiro pettorali.

Foto Arnaldo Aru
Il ritardo alla fine è stato di appena una mezzora, quindi START alle 10.30! (Giusto in tempo per iniziare a soffrire il caldo, visto la giornata di sole!)

VIAAA!!!
Foto Agostino Maria Assunta Uda Sollai

Dalla piazza dei Balli di San Giovanni di Sinis, ci dirigiamo verso la Torre di Seu. Si corre su sterrato, fino a ritrovarci in mezzo a dei sentieri dove l’odore che ci circonda è il classico della macchia mediterranea. A momenti prevale il rosmarino che adoro (sì ok, mi sono immaginata anche il pollo arrosto con il rosmarino ahahaha). Ad un certo punto mi sono ritrovata in un sentiero “a doppio senso di marcia”. I più veloci iniziavano già a rientrare e in questo tratto, se pur breve, non si passava se non singolarmente da quanto era stretto. Costretta quindi quasi a buttarmi in mezzo alla vegetazione per dare la possibilità ai più veloci di continuare al loro ritmo (una delle poche pecche dell’organizzazione, ma sono alla loro prima edizione, non possono che migliorare).

In tutto questo il mio amico mi sta vicinissimo. Scambiamo qualche commento sui tempi che stiamo tenendo e principalmente sul posto meraviglioso che stiamo attraversando e quando mi vede rossa-violacea (dal caldo prima e anche dalla fatica dopo) cerca di darmi una mano come può.
Anche per lui è il primo Trail, ma per ora lo sta vivendo da “turista”, non da trail-runner, visto che per continuare a dare supporto a me, tiene una velocità per lui blanda!

Più o meno a metà percorso, riesco a convincerlo ad accelerare e a prendere il suo ritmo.
Con dispiacere quindi ci diamo appuntamento al traguardo!

Ad un certo punto mi accorgo che l’ultimo sentiero stretto, mi ha slegato una scarpa: mi fermo per legarla e con la scusa, riprendo fiato. Poco più avanti passo davanti alla casa di alcuni amici che vedendomi, già da lontano, iniziano a fare un tifo da stadio urlando il mio nome. La carica che danno questi momenti è tanta. Li raggiungo, sorrido, il battito delle mani al passaggio e percorro una decina di metri con uno degli amici spettatori che mi affianca dicendomi: “a questa velocità riesco anche io … ma in discesa!” Ahahaha e giustamente, mi molla!
Ecco che il percorso ci riporta in piazza, nel punto di partenza.
Ok. Ora so che il tratto più semplice è terminato e si inizia a fare sul serio proseguendo in direzione Capo San Marco. Non-si-molla-non-si-molla. Vai vai vai vaaaai!!!
Inizia la salita verso le rovine di Tharros. Ogni volta che riesco a svoltare lo sguardo, rimango incantata dal panorama, dal mare, dalla vegetazione, da tutto ciò che mi circonda.

Foto Nicola Orrù (Nickyxeddu)

Arrivo al terzo ristoro. Mai li ho amati come in questa gara. Prendo il bicchiere d’acqua che gentilmente mi viene offerto e un sorso lo uso per bagnarmi le labbra, il resto me lo getto in testa. Si sente il caldo, si sente la fatica.. e si sente anche il sudore che mi brucia gli occhi! Grazie dell’acqua!!!

Foto Sonia Siddi
Il terreno è sempre più scosceso e accidentato, salite, discese,.. ormai ho perso il conto.
Aggiriamo Capo San Marco e la vista del mare non mi abbandona mai. E me lo godo maggiormente quando sono obbligata a camminare trovandomi davanti dei ragazzi in uno stretto sentiero costretti a portare la bici sulle spalle a causa del terreno. Non so se ringraziarli per avermi fatto riprendere fiato o se prendermela per avermi fatta rallentare. Vada per la prima! Grazie!
Si sale e si scende, si sale e si scende. Si sale e si sale.. Non senza difficoltà. E in questo tratto, mi ritrovo quasi a soccorrere un altro Atleta in preda ad uno “sbandamento”. Riesce a riprendere l’equilibrio, si ferma un attimo. Continuo! Ed ora?
Arrivo al Faro! Il segnale mi fa pensare di dover prendere un certo sentiero, alcune persone ferme, me ne indicano un altro: “no, dovete passare da lì!!!”. Non mi hanno convinta più di tanto, ma visto che un'altra ragazza gli ha dato retta.. e che in lontananza vedevo altri che correvano in quel sentiero, dopo una breve pausa per capire, ho dato retta agli spettatori e via di nuovo di corsa.
Discesa! Discesa ripida cementata. Oso. Azzardo l’accelerata. Raggiungo un ragazzo, lo affianco e lo sento dire: “non riesco ad accelerare, ho paura di cadere!”. Ridiamo della situazione e procedo superandolo. Finisce la parte cementata e riprende lo sterrato. Vedo nuovamente il ristoro e lo raggiungo allungando la mano per un altro bicchiere di acqua, ringrazio.. e via di doccia in faccia: che meravigliosa sensazione!
Ma torno subito alla realtà, grazie anche al mitico fotografo Arnaldo Aru che mi riconosce e mi dice: “oggi stai battendo la fiacca?!”. 

Foto Arnaldo Aru

Foto Arnaldo Aru

Sorrido, lo saluto e continuo.. ma inizio a camminare quasi subito. Sono in un sentiero stretto, in ripida salita, incolonnata dietro altri Atleti. A destra e a sinistra, campi immensi di fiori gialli. Guardo indietro. Altri Atleti dietro di me. Guardo in alto e vedo la Torre. Sì, dobbiamo arrivare fin lassù!!!

Foto Efisio Pala

Appena il sentiero si allarga un pochino e diventa leggermente più pianeggiante, riprendo a correre, ma mi ritrovo subito il nuovo terreno: i gradoni di discesa dalla Torre. Ormai non manca tantissimo al traguardo e soprattutto è tutto in discesa, ma le mie gambe chiedono pietà. 
Pur in discesa, la tentazione di fermarmi è tanta, ma NO, DEVO CONTINUARE!
DAI DAI DAI DAAAI.
Passo davanti a Nicola, il mio Tesò, intento a fare foto a tutti gli Atleti partecipanti, me compresa e cerco di accennare un sorriso. Soprattutto quando finalmente vedo il traguardo. E’ lì.. il bellissimo gonfiabile blu. Mancano pochi metri e già sento dire al microfono il mio numero.

CE L’HO FAAATTAAA!
HO CHIUSO ANCHE QUESTA GARA.
IL MIO PRIMISSIMO TRAIL.

Foto Cristina Pirisi

Sensazione unica. Sono felice, ma anche quasi del tutto stremata e devo ringraziare il mio caro amico: se non mi avesse sorretta stringendomi in un abbraccio, probabilmente sarei finita a terra!

Foto Cristina Pirisi - Grazie Amico per il sostegno.. nel vero significato del termine ;)
La giornata è continuata all’insegna dell’allegria a pranzo con dei cari amici e prima di rientrare verso casa, mi sono ritrovata a scrutare il mare. Ferma guardo l’orizzonte. Mi giro verso Seu. Poi guardo verso capo San Marco. Nuovamente verso Seu. Mi sono sentita stanca anche al solo pensiero di fare una camminata per raggiungere i punti nominati. E invece ci sono arrivata in gara! L’ho fatta. TUTTA!
Ho sentito diverse persone che hanno abbandonato. Chi per il caldo, chi per la fatica. Era dura. Mi consola infine sapere che anche i grandi, i più bravi Atleti che hanno partecipato, hanno trovato il percorso duro e hanno fatto dei punti camminando. “Dimmi che in alcuni punti hai camminato anche tu… dimmelo!”, “E certo! Non si poteva correre in tutti i punti”.
Bene. Ora non mi resta che darvi appuntamento a domenica 29 Aprile. Ci vediamo a CHIA!!!  😎

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