domenica 15 settembre 2019

KARALIS 10 - Cagliari

Domenica 15 Settembre 2019

Sciolti sotto il sole ..per beneficenza



KARALIS10. Uhmmm  gara su strada.
La facciamo, non la facciamo?

Manca tanto al giorno della gara.
Abbiamo ancora tempo per decidere.

Eh no, non è proprio così!
Da regolamento vediamo che mancano pochi giorni prima del cambio della tariffa e ..opss, cambia da domani! Cosa facciam…  OK!  ISCRIZIONE FATTA!!!

E’ una gara per beneficenza, ma se voglio dono qualcosa in più personalmente. Non mi piace l’idea di dover pagare in più per costrizione a causa di un eventuale tarda iscrizione.

Ho saltato altre gare per lo stesso motivo: tariffa iscrizione che lievita nel tempo man mano che ci si avvicina al giorno della gara. Non mi piace! Non sempre del resto è possibile sapere se si è liberi o meno in un determinato giorno, quindi fare l’iscrizione troppo presto è sempre un rischio..

Ma alla Karalis10 sono affezionata, visto che l’edizione precedente (anno 2018) è stata la primissima gara che mi ha visto alla partenza, sotto il gonfiabile, con mio fratello Gian Luca.
Dunque anche in questa nuova edizione, non potevamo mancare. Rieccoci entrambi con un numero sul petto, pronti (vabbè, pronti per modo di dire) a girare per le strade di Cagliari, fra la Fiera e il molo Ichnusa.

Pacchi gara ritirati il giorno prima.
Possiamo dunque svegliarci con calma e raggiungere il luogo di incontro all’ultimo. Arriviamo infatti una quindicina di minuti prima dell’orario stabilito, già pettorale dotati.

Incrocio il mitico Giuseppe Spanedda, giudice FIDAL.

Foto ROBYA - Roberta Pisano

Non ho capito se mi odia o se mi ha preso in simpatia. Sta di fatto che mi riconosce sempre e si diverte a rivolgermi “simpatiche” battute del tipo: anche oggi devi far finta di correre?

Foto ROBYA - Roberta Pisano
Foto ROBYA - Roberta Pisano

Dopo svariati saluti e chiacchiere con mio fratello e i diversi amici presenti, inizio un po’ di riscaldamento, dirigendomi verso gli ostacoli che saranno teatro della gara OCR parallela. Una voce al megafono mi raggiunge: “come già comunicato, si ricorda che la competitiva partirà intorno alle 10.30”. COME?! Mezzora di ritardo?!

Fanno in tempo ad arrivare i miei genitori. 

Foto ROBYA - Roberta Pisano

Nel mentre sotto il gonfiabile vengono posizionati gli atleti della DOG-RUN. 

Karalis 10

Cani di ogni razza, pronti a sfidarsi accompagnati dai propri padroni in un circuito di 3 km. Partono!
Alcuni atleti vengono trainati, altri sono costretti a trainare il proprio quadrupede. Non so se qualcuno, in qualche punto del percorso, arriva magari anche a prendersi il peloso direttamente in braccio.
Il tempo scorre e iniziano ad arrivare al traguardo.
Le lingue di alcuni quadrupedi toccano quasi terra.
Aumenta sempre di più il caaaldo. Anche loro ne risentono. Mi meraviglio di come un cane in particolare riesca a fare gli ultimi metri senza inciampare nella propria lingua che ormai sta quasi ripulendo l’asfalto. Povero!!!

Ma ecco che TOCCA A NOI!!!
Tutti vicini vicini sotto il gonfiabile.



Sarebbe stato bellissimo fossimo stati in inverno, ma non oggi.
CAAAALDO!!!

BAAAANG
Lo sparo alle 10.37 ci fa muovere.



Dopo pochi metri, già il primo ristoro. Bicchieri già allineati sul tavolino. Già colmi d’acqua. Passiamo oltre. Usciamo dalla Fiera e andiamo sulla destra in Viale Armando Diaz dove poche decine di metri e troviamo i volontari che ci fanno invertire la direzione.

Procediamo dritti per circa 1 km, poi nuova inversione fino alla strada che costeggia un altro ingresso alla Fiera da Piazza Marco Polo. Percorriamo tutta Via Sebastiano Caboto, lasciandoci Su Siccu sulla sinistra e procediamo in Viale Colombo, direzione Porto. Lasciata anche questa via ci dirigiamo all’interno del Molo Ichnusa dove troviamo il primo ristoro effettivo.
Prendo l’acqua non tanto per bere, ma per rinfrescarmi e togliermi i goccioloni di sudore.
Più passano i minuti e più il sole fa crescere la temperatura.

Lasciamo il Molo per dirigerci sul Percorso ciclopedonale a mare di Su Siccu. Cerco di distrarmi per non pensare al caldo, osservando le assi di legno che calpesto. Controllo eventuali bulloni mancanti e passo nei punti più stabili, sperando non si sollevi qualche asse.
Finisce anche questo tratto e mi ritrovo a calpestare la pavimentazione della Calata Mercedari, nuovamente Via Caboto e via dentro la Fiera. Non prima però di aver salutato i miei genitori appostati proprio qua per qualche parola di incoraggiamento e qualche scatto. Graaazie!!!



Come un ringraziamento va a tutti gli amici posizionati in diversi altri punti del percorso, sempre pronti a spronarmi e incitarmi. GRAZIEEE!!!

Poche decine di metri e finisco il primo giro.

Mister Geppy Spanedda, fermo sotto il gonfiabile, mi indica di passare sulla destra e mostrandomi il numeretto che indica che devo fare il secondo giro, mi dice: “adesso inizi a correre?!”. Ma quanto gli piace prendermi in giro?? Ahahaha

Con un sorriso passo oltre e poco più in là mi fermo al ristoro.

Bevo un sorso d’acqua e il resto me lo butto addosso, cercando di rinfrescarmi testa, fronte, faccia,..
Sento altre frasi di incoraggiamento da parte dei volontari e mi dirigo nuovamente fuori dalla Fiera.

Nuovo giro, nuova corsa. Mettete le monetine gente.. forzaa SI PAAARTEEE

Caldo, caldo, caldo.. CALDO!
Sempre più da moribonda cerco di passare nei minimi spazietti di ombra lungo la strada. Almeno fin tanto che posso. Poco più avanti infatti mi rimandano all’estrema destra sotto il sole sempre più caldo, per non incrociarmi e scontrarmi faccia a faccia con chi aveva già fatto l’inversione.

Continuo a trascinarmi, alternando anche dei brevi tratti di camminata.
Non so come facciano i runners che puntualmente corrono in piena estate in ora di punta. Forse hanno l’aria condizionata sottopelle?

Riecco i cari volontari che al Molo Ichnusa mi porgono, già da lontano, il bicchiere d’acqua. Sono quasi tentata di chiedergli di buttarmelo addosso, ma mi accosto e faccio da me.

Dai dai dai.. mi ritrovo nuovamente a controllare le assi di legno.



Ed eccomi in Piazza Marco Polo, dove un esercito di bianco vestito di camminatori mi vengono contro.

Vedo l’ingresso della Fiera.
Le voci di chi mi vede “dai che hai finito”.
Vedo il traguardo.

C’è una ragazza esattamente a metà fra me e il gonfiabile.
E niente.. accelero.
SPRINT finale!
Riesco a raggiungerla, non so nemmeno io come, e tagliamo il traguardo insieme.

Mi tolgono il chip dal pettorale, mi faccio “medagliare” e via a saccheggiare il ristoro finale prendendo enne bicchieri di acqua e qualche pezzo di banana.



Andata anche la Karalis 10.



Alla prossima edizione!