Capo Mannu Night Run - 15km (Domenica 03 Agosto 2019) LA NOTTURNA: sotto le stelle di Capo Mannu
Capo Mannu Night Run.
LA notturna!!!
Seconda edizione.
Ricordo l’emozione a mille della prima edizione (2018). Come poter saltare la seconda? Inoltre partecipando al Concorso TraiLetterario ho vinto l’iscrizione, quindi a maggior ragione non posso mancare: ISCRITTA!!!
Trasmetto così tanta felicità ed emozioni nel raccontare di questo Trail, del mio vissuto alla prima edizione, che convinco anche altri amici ad iscriversi. In primis la mitica Angela Belloni che non sa se alla fine arriverà ad odiarmi o meno, ma emozionata per l’idea di partecipare a questa nuova sfida in notturna, decide di esserci, cancellando dalla testa tutti i SE e i MA. Bravissima amica! ehehehe
Sabato ore 18.30 si parte, direzione Mandriola.
Parcheggiamo e ci dirigiamo verso i gazebo della segreteria.
Man mano che avanziamo nel lungo mare, vediamo arrivare verso di noi parecchie persone vestite da “evidenziatori”. Stanno camminando tutti compatti. Alcuni con i bastoncini, altri hanno gli zainetti, altri solamente un sorriso stampato in faccia. Chiedo: “ma state già partendo?!” pensando sia il gruppo del Trekking associato al Trail.
Mi rispondono affermativamente e proseguendo, alcuni aggiungono “Sì!!! Unitevi a noi!”.
Mi viene il dubbio che anche la competitiva sia già partita. In genere il trekking parte dopo. Ma guardo l’orario e ..no, per noi manca ancora un oretta, minuto più minuto meno.
Proseguiamo e passo dopo passo ci si ferma a salutare e abbracciare i diversi amici che come sempre rendono questi eventi ancora più carichi di emozioni ed entusiasmo.
Dopo l’ennesimo stop per salutare, riesco a raggiungere il banchetto sotto il gazebo. Pettorali e pacchi gara, ritirati!
Foto Runner Escursionista
Altri amici sopraggiungono. Altre chiacchiere.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Intorno a me, non scorgo nemmeno una faccia triste.
Foto ROBYA - Roberta Pisano
MERAVIGLIOSO MONDO TRAIL!
Bene! Se non vengo più stoppata, forse riesco anche ad andare a cambiarmi.
Maglietta dell’evento: indossata.
Pettorale: posizionato.
Luce: sistemata sul petto.
Doppia Luce (non sia mai che..): fissata in vita!
Tappa in bagno.. fatta.
Pronta!
Foto ROBYA - Roberta Pisano
Gianni Lutzu, il Mitico organizzatore (di questo, ma anche di altri meravigliosi e appassionanti Trails!), fa un breve briefing e ci direziona verso Daniele per la punzonatura. Pochi minuti e saranno le 21.30.
Foto Nickyxeddu - Nicola Orrù
Ed eccomi nuovamente sotto un gonfiabile!
VIAAA
Il percorso rimane invariato per tutti i primi km. Andiamo prima verso Putzu Idu e alla rotonda, percorrendo lo sterrato, torniamo indietro per dirigerci verso Mandriola e proseguire successivamente per Su Pallosu.
Correndo sui primi sterrati, scambio diverse chiacchiere con chi mi sta vicino. Raggiungo e supero altri che scopro stanno correndo per la short e quasi senza accorgermene, mi ritrovo al bivio: short a sinistra, long a destra.
Nella discesa raggiungo un ragazzo e una ragazza stranieri. Passo avanti e mi affianco ad una faccia conosciuta, Franca Fanari.
Procede tutto benissimo.
Ma eccola là… la sabbia!
La sabbia in salita!
Non so se avete letto il mio racconto precedente della Capo Mannu diurna.
Chi mi conosce sa che..
ODIO CORRERE SULLA SABBIA!!!
La sabbia illuminata dal nostro passaggio (Presa dal web)
Complice il buio , però, la difficoltà mi sembra minore e riesco a corricchiare.
Ma non può andare sempre tutto bene: il dolore, causato da una bella caduta di sedere fatta una settimane e mezzo prima, si fa sentire e mi costringe a camminare sulla sabbia.
Mi passano nuovamente avanti gli altri e, in solitaria, approfitto per godermi il silenzio e il cielo stellatissimo che questa nottata ci sta regalando. Compresa una Luna bella snella e rossa!
Ed è proprio mentre sono assorta da queste visioni che una voce da dietro, rompendo il silenzio, mi fa sobbalzare “eccomi, sono qua!”. Mi giro di scatto e vedo un ragazzo. Devo averlo guardato malissimo, perché subito si presenta e quasi si giustifica per avermi fatto spaventare “sono la Scopa!”.
Mi chiede come va. Gli racconto del dolore e alternando corsa e camminata, proseguiamo fra sterrati e single track verso il primo ristoro, respirando un fortissimo odore di macchia mediterranea, con in primis l’odore dell’elicriso.
Bevo acqua e sali minerali … troppo! I sali iniziano a salirmi e scendermi.
Mentre procedo, sento proprio il rumore dei liquidi dentro di me ahahaha
Ad ogni modo, corro. E abbandono la Scopa, lasciandola a sostenere altri..
Raggiungo nuovamente Franca e qualcun altro che ha rallentato per via della discesa e poi della sabbia. Nuovamente sabbia. Ma devo dire che mi pesa molto meno rispetto ad un mese prima. Lascio la spiaggia di Sa Mesa Longa e via in salita.
Ed è nel salitone che si riacutizza il dolore. Fatico non poco ad arrivare in cima e mi fermo. Sono nuovamente ultima in compagnia di Gian Michele. Faccio qualche gran respiro, cercando di mandar via il dolore …riparto.
Mi consola il fatto che ormai la parte più faticosa l’ho superata. Mancano pochi km all’arrivo. E anzi, mi domando “Di già?!” Correre la notte, mi fa sentire meno i km. Forse è vero il detto che “il nero snellisce”. Nel mio caso “il buio accorcia le distanze”.
Raggiungo nuovamente un ragazzo. Con Franca ci alterniamo. Mi passa nuovamente davanti al ristoro dove mi fermo a bere.
Foto al Ristoro con la Torre illuminata dai led blu
Spettacolo - Foto Gianni Lutzu
Con uno sguardo sempre alla Luna e al cielo stellato, percorro gli ultimi sterrati lungo la scogliera. Correre al buio mi intensifica altri sensi. Tramite l’udito sento perfettamente il suono delle onde che si infrangono sulla scogliera. Con l’olfatto percepisco l’odore della salsedine che in questo tratto mi riempie i polmoni.
Ecco le prime case..
Sono ad un chilometro e mezzo circa dall’arrivo. Vedo le luci sulla spiaggia.
Ma ad un certo punto, mi ritrovo, non so nemmeno io come, nei giardini delle case.
SO’ dove devo andare, ma mi circondano delle siepi che non mi permettono di raggiungere il sentiero giusto.
Che faccio?
Continuo a cercare una via d’uscita.. passo attraverso dei rovi, ma niente. Oltre non posso passare. Davanti a me un bel muro verde viene illuminato dalla mia luce. Provo ad “entrarci” dentro, ma mi rendo conto di non essere la “donna invisibile” o qualche altro supereroe che riesce a passare attraverso gli ostacoli..
In quel momento sento delle voci. Dev’essere la scopa.
Chiamo Gian Michele. Nulla. Richiamo! Non mi sentono e proseguono.
Non perdo altro tempo. Smetto di giocare al labirinto e torno indietro. E’ l’unica possibilità.
Finalmente riconosco il percorso giusto e corro. Ho già perso parecchio tempo.
Corro verso il Lungomare Mesu ‘e Turris.
Alghe, sabbia,… corro.
Mi squilla il telefono: non rispondo (vengo a sapere dopo che era la telefonata dell’organizzazione per verificare dove fossi dispersa! ihihihi).
Ormai sono arrivata.
Il gonfiabile è lì.
In spiaggia noto due strisce luminose create da delle simil fiaccole posizionate su entrambi i lati, che stringendosi sempre di più, tipo imbuto, mi guidano verso l’uscita. Percorro gli ultimi metri, portando così a termine anche questa nuova avventura!
Mentre cerco Daniele per la punzonatura dell’arrivo, vedo le facce di Nicola (il mio boy), di Gianni Lutzu e di altri amici, tutti preoccupati per avermi vista arrivare dopo la Scopa. Alcuni addirittura pronti per venire a cercarmi a ritroso sul percorso. Grazie!
Ma che ne sanno loro del mio “divertimento” a cercare di uscire da un bel labirinto di siepi e rovi?? ACCIDENTI A ME!!!
Finalmente trovo Daniele, già alle prese con il portale per verificare le classifiche.
Vengo “punzonata” e poi “medagliata”.
E dopo aver nuovamente tranquillizzato tutti, continuo a godermi la nottata in questo sempre meraviglioso scenario.
Alla prossima!
PS:PS:PS: Questo racconto partecipa al <Concorso TraiLetterario "Notte Da Trailer A Capo Mannu">. Per votare dovete mettere il “MI PIACE” sotto la foto con il mio nome. Ecco il Link diretto per votare:
https://www.facebook.com/runnerescursionista/photos/a.2641115429241400/2641122035907406/?type=3&theater
GRAZIEEE
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