sabato 2 giugno 2018

VILLACIDRO - XIII LAGO DI CORSA

 VILLACIDRO - XIII LAGO DI CORSA (Sabato DUE GIUGNO 2018) Hic sunt Leones

Questa gara non l’ho scelta.

Come per quella di Chia, mi è stato detto: QUESTA LA FACCIAMO! E quindi, quasi senza battere ciglio, ho fatto l’iscrizione ed oggi, 2 Giugno, mi trovo qua a Villacidro, nonostante altri amici mi avevano detto di non farla, che è troppo dura, che è un suicidio per il tracciato e per il troppo caldo. Ma testarda come non mai, se mi metto in testa qualcosa ….eccomi qua!

La giornata non è delle più fresche, ma come detto, siamo a Giugno e siamo in Sardegna a Villacidro. Oltretutto in una vallata chiusa con al centro una bellissima diga che quest’anno è particolarmente piena di acqua. Forse non l’ho mai vista così piena. Non possiamo dunque aspettarci un clima diverso da quello che effettivamente c’è.

Nella strada che ci porta verso la diga, ci ritroviamo a dover andare a passo d’uomo, incolonnati dietro le tante auto dei tanti partecipanti. Ma quanta gente c’è?! Finalmente arriviamo e iniziamo con la procedura per il ritiro pettorali.

Per me è la prima volta qua al “Lago di Corsa”. Sento da diverse persone, pareri quasi preoccupati per via del fatto che il giro quest’anno è al contrario, versione Revolution, in senso orario, e per il fatto che il gonfiabile non si trova sulla diga, ma sulla strada, in quanto è stato autorizzato il transito, ma non la sosta, per questioni di sicurezza dovute sicuramente alla enorme quantità d’acqua presente.

E noi allora transitiamoci dando inizio al riscaldamento proprio sul tratto della diga.

L’ora prevista per lo Start ormai è prossima e la temperatura è sempre più alta. Ci avviciniamo al gonfiabile. HO SETE. Riesco a recuperare una bottiglietta d’acqua, bevo. Poi il dubbio: la lascio qua? Me la porto in gara? E niente, decido di tenermela stretta. La porto con me!

Siamo al gonfiabile. Tutti vicini vicini.. perché non basta il calore della giornata. Mi sento come in mezzo ad una griglia elettrica a doppia piastra. Il calore arriva da ogni direzione. E a dirla tutta, pur essendo in mezzo alla natura, si sente tanto, troppo, anche il “profumo” umano. Ma non importa, ancora pochissimi istanti e si parte.

Prima però un minuto di silenzio per Luca Piu, tragicamente scomparso in questi giorni per un incidente in moto. Luca, figlio di Enrico Piu, giudice di gara e starter.

Commossi. Accaldati. Sempre più incollati fra noi. Ecco lo sparo!

Iniziamo a muoverci, stiamo correndo. Gonfiabile e subito siamo in curva, ma tutto procede per il meglio e siamo sulla diga. Spettacolo!!!

Foto Francesca Erbì

Finita la diga, iniziano le prime salite e le prime discese in un continuo alternarsi.

Foto Francesca Erbì

Fortunatamente questa prima parte è ancora in ombra, anche se il caldo si sente ugualmente e inizio quasi subito a cedere. Maledetto caldo! Ma sì, visto che ho la bottiglietta con me, mi bagno le labbra e la fronte.

Mai l’avessi fatto, l’acqua inizia a muoversi all’interno della bottiglietta e mi accompagna un continuo:

CIAAFF CIAFFF CIAAAFFF CIAAFFF CIAAAFFF

Fatico a sentire gli atleti vicini, fatico a sentire anche il mio respiro

CIAAFF CIAFFF CIAAAFFF CIAAFFF CIAAAFFF

Provo a girarla con il tappo verso giù.

CIAAFF CIAFFF CIAAAFFF CIAAFFF CIAAAFFF

Cambio mano

CIAAFF CIAFFF CIAAAFFF CIAAFFF CIAAAFFF

E se l’abbandonassi ORA?! No, il sole continua a salire e il caldo aumenta: la tengo

CIAAFF CIAFFF CIAAAFFF CIAAFFF CIAAAFFF

A causa di questo rumore continuo, mi accorgo all’ultimo che ho al mio fianco un amico. “Ciao Roberta!”, lo guardo e meravigliata, non sapendo che fosse anche lui iscritto “Gino!!! Che sorpresa!”

CIAAFF CIAFFF CIAAAFFF CIAAFFF CIAAAFFF

Bevo nuovamente.. forse così sento meno il rumore.

CIAAFF CIAFFF CIAAAFFF CIAAFFF CIAAAFFF

Dai dai dai a breve ci sarà il gonfiabile volante e quindi il primo ristoro. Ma dov’è?? Non doveva essere qua ormai? Eccooooloooo.. nascosto in cima ad un ennesima salita!!!

Foto Fabio Aru

Finisco di bere l’acqua della mia bottiglietta mentre continuo a correre e arrivata al ristoro la sostituisco. Ora è piena e finalmente SILEEEENZIO!!!

Ho superato metà percorso. Sulla strada sono segnati i km rimanenti e corrisponde il tutto con quanto mi comunica il mio Polarino. Questa parte del percorso l’ho fatta tante volte in macchina, ma così la sto vivendo in un modo del tutto nuovo. Bellissimo! Scorgo pure una fontanella che non avevo mai notato. Distraendomi con l’osservazione della natura, riesco un po’ a illudere il caldo (falsa illusione).

Vedo altri atleti fermi e seduti in posti all’ombra. Ripeto: maledetto caldo!

Passo l’incrocio per Villascema (quante scampagnate fatte laggiù) e continuano altre salite. Affianco una ragazza che sta cedendo (più di me). Mi vede la bottiglietta e mi chiede un goccio d’acqua. Le regalo tutta la bottiglietta “e tu come fai?” Le rispondo che tanto ormai stiamo per arrivare, manca “appena” 1 km e mezzo o poco più, forse 2.

Foto Nicola Orrù (Nickyxeddu Fly)

Foto Nicola Orrù (Nickyxeddu Fly)

Foto Nicola Orrù (Nickyxeddu Fly)

Mentre lei beve, io mi sento sollevata e libera dalla bottiglietta. Sempre un po’ più moribonda, ma posso farcela! Poco più avanti scorgo Antonella Loi. Diciamo che ormai ci stiamo trascinando. Mi arriva una voce: “ma siete di sprinter anche oggi??” Risponde lei , io trovo giusto le forze per un sorriso e nella mia mente un “magari avessi le forze”. E invece, eccole lì.. non so da dove siano arrivate, ma riesco ad accelerare .. e tengo fino al traguardo, arrivando come sempre moribonda, ma strafelice!!!

Foto Tore Orrù

Mi fermo davanti al banchetto dell’acqua e degli integratori.

Respiro. Riprendo fiato. Bevo.

E nuovamente.. Respiro. Riprendo fiato. Bevo.

E ancora.. Respiro. Riprendo fiato. Bevo.

Ed ecco gli amici che mi vengono incontro. Ed ecco il mio sorriso. Ed ecco la mia felicità

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